
Cosa faresti oggi se non fossi un fund selector e perché?
Lavorerei nel campo del real estate, da sempre una mia grande passione.
Inflazione e crisi delle materie prime stanno fiaccando le più grandi economie mondiali. Cosa deve fare un fund selector per non avere problemi?
La dinamica inflattiva e delle materie prime pone il fund selector di fronte a uno scenario molto diverso rispetto alla direzionalità positiva di mercato a cui era stato abituato nella lunga fase precedente di restringimento dei tassi; deve quindi guardare oltre le strategie che hanno caratterizzato la fund selection negli ultimi anni (strategie bilanciate o obbligazionarie direzionali), allargando lo spettro di analisi ed orientandosi verso comparti in grado di offrire protezione dall’inflazione non solo in ambito obbligazionario (fondi a tasso variabile o inflation linked) ma anche in altri comparti, in generale individuando attivi con minore/ridotta sensibilità ai movimenti dei tassi di interesse (ad esempio, in campo azionario strategie che con esposizione alle infrastrutture).
Quanto è cambiato con la guerra in Ucraina il tuo approccio nella costruzione del portafoglio?
L’aumento della volatilità causato da eventi geopolitici come la guerra in Ucraina, suggerisce una diminuzione della direzionalità nella costruzione del portafoglio; si tende ad aumentare il peso delle strategie attive rispetto ai comparti passivi e nell’ambito delle prime la tendenza è quella di inserire maggiormente in portafoglio comparti flessibili, in grado di sfruttare l’aumentata dispersione nei risultati attesi dalle singole aziende ed in generale di implementare trade di relative value (ad esempio, fondi long short azionari e di credito); molto utili nell’attuale fase sono anche strategie alternative diversificanti in grado di abbattere la volatilità del portafoglio fornendo un contributo positivo in fasi di flessione dei mercati (ad esempio, fondi macro/Cta).
Alessandro Marchi è attualmente impiegato come senior fund analyst in Euromobiliare Advisory Sim, la società di consulenza finanziaria del gruppo Credem, un ruolo in cui opera da circa 4 anni e che lo vede impegnato nella selezione di fondi Ucits/Etf di case terze per il servizio di gestione patrimoniale sia di gruppo che indipendente, di consulenza alle reti, nonché nell’analisi e selezione di prodotti illiquidi rivolti alla clientela high net worth. Precedentemente ha svolto l’attività di fund selector presso Euromobiliare Asset Management in ambito long-only e su fondi Ucits alternativi e presso Euromobiliare Alternative Investments con focus su hedge fund Investing. Marchi è entrato nel gruppo Credem nel 2006 con un ruolo di strutturatore di prodotti di credito presso Abax Bank. Ha iniziato la sua carriera come strutturatore/sales di prodotti di credito presso banche internazionali a Londra (Royal Bank of Canada e Deutsche Bank). Ha una laurea in economia politica presso l’università Bocconi di Milano.
Cosa faresti oggi se non fossi un fund selector e perché?
Lavorerei nel campo del real estate, da sempre una mia grande passione.