38 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un consulente finanziario e perché?

Avrei voluto essere il proprietario di un’azienda agricola per dare voce al mio spirito imprenditoriale rimanendo a contatto con la natura.

Andrea Berti
Banca Widiba

Cosa distingue un consulente da un semplice venditore?

Un venditore deve vendere. Si limita così a selezionare un prodotto o un servizio che ha nel suo catalogo e prova, a volte anche in modo insistente, a “piazzarlo”.

Un consulente finanziario, invece, costruisce e consolida il rapporto con il proprio cliente nel tempo. Il primo passo del suo lavoro è l’ascolto, fondamentale per capire quali siano i progetti, le necessità, le paure o i sogni di chi gli sta di fronte. Deve poi cercare di rendere questi bisogni quantificabili e, così, identificare il percorso migliore per raggiungerli, insieme.

Perché il mercato sta tornando a un modello di architettura chiusa?

Interpreto questa attuale tendenza del mercato più come un tentativo, da parte delle banche e delle reti, teso allo snellimento delle pratiche procedurali e all’ottimizzazione dei costi piuttosto che a un miglioramento del servizio reso al cliente finale.

Dal mio punto di vista preferisco il modello ad architettura aperta, perché lo ritengo più efficiente e di maggiore garanzia per una sostanziale riduzione del conflitto di interesse a vantaggio del perseguimento reale del benessere del cliente.

Con la Mifid2 i clienti devono ora evidenziare le proprie preferenze di sostenibilità. I tuoi clienti dove si stanno orientando?

Gli investimenti sostenibili hanno rappresentato per un lungo periodo una piccola nicchia di mercato. Fortunatamente, negli ultimi anni, vista anche l’evidenza dell’impatto sulle nostre vite dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, la sensibilizzazione all’argomento è aumentata tantissimo, particolarmente nei giovani.

Confrontandomi con i miei clienti non posso fare altro che confermare l’evidenza del cambiamento in atto e come il tema della sostenibilità sia entrato a far parte della nostra quotidianità anche quando trattiamo di investimenti finanziari.

BIO

Nato nel marzo del 1959 a Grosseto, Andrea Berti entra nel mondo finanziario nel 1984, dopo essersi laureato in scienze statistiche ed economiche presso l’università di Siena.

Dopo un’esperienza da gestore di Gpm presso banca Crsm, diventa all’interno della stessa, responsabile del servizio investimenti. Ricopre, inoltre, per cinque anni, la carica di amministratore della Sgr Grifogest. Nel 2000 inizia l’avventura nella consulenza finanziaria con Axa Sim, che nel 2008 confluisce in Mps, e, nel 2014, entra nella rete di Banca Widiba.

Oggi, dopo più di 35 anni di esperienza, oltre all’attività di consulente finanziario, svolge anche un ruolo manageriale all’interno di Banca Widiba in cui da diversi anni ricopre anche la posizione di presidente del Top Private.

Negli anni ha trasferito la passione per questa professione anche ai figli Lorenzo e Francesco che hanno deciso entrambi di intraprendere la stessa carriera affiancandolo nell’attività di consulenza in Banca Widiba.

38 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un consulente finanziario e perché?

Avrei voluto essere il proprietario di un’azienda agricola per dare voce al mio spirito imprenditoriale rimanendo a contatto con la natura.