
Cosa faresti oggi se non fossi un fund selector e perché?
Farei di tutto per diventarlo, perché la continua ricerca delle migliori soluzioni, il confronto, la ricerca di nuove strategie e la possibilità di creare valore ti spinge sempre a migliorare e raggiungere nuovi obiettivi.
Inflazione e crisi delle materie prime stanno fiaccando le più grandi economie mondiali. Cosa deve fare un fund selector per non avere problemi?
Occorre provare a guardare al portafoglio da diverse angolature identificando le asset class e le strategie più esposte al fenomeno preso in considerazione e cercare di intervenire sulla selezione dei gestori riducendo al minimo i danni. Benché impostato negativamente e con molte nubi all’orizzonte il mercato è quanto mai imprevedibile, assetato di dati macro per prendere una direzione, con repentini e consistenti spazi di movimento, anche al rialzo. Per cui probabilmente bisogna rimanere investiti, ben diversificati e giocare in difesa.
Quanto è cambiato con la guerra in Ucraina il tuo approccio nella costruzione del portafoglio?
L’approccio è sempre su una visione di lungo periodo con ampia diversificazione e un’attenta analisi dei sottostanti anche se il contesto attuale , ci ha portato a riconsiderare alcune strategie che erano state un po’ trascurate negli ultimi anni. In questa fase, dove la decorrelazione è quasi completamente scomparsa tra le asset class tradizionali e dove anche l’uso del cash non è indolore a causa dell’inflazione, stiamo rivalutando per esempio l’uso degli Ucits alternative, tra i quali si evidenziano diverse strategie che sono riuscite ad ottenere performance positive dall’inizio dell’anno o che comunque sono riuscite a limitare i danni. La ricerca di elementi di decorrelazione, inclusa la diversificazione valutaria dove possibile, è cruciale in questa fase per contenere le perdite o ridurre il drawdown.
Bruno Pennino ha alle spalle quasi 30 anni di esperienza maturati nel settore finanziario, la sua carriera lo ha portato a esplorare il mondo degli investimenti da molteplici punti di vista: quello del cliente, del distributore e del fornitore. A giugno 2019 è entrato in Allfunds in qualità di head of investment solutions Southern Europe & Eec per contribuire allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia ed elevato valore aggiunto nel wealth tech in cui la società è leader. Pennino si è unito al team di Allfunds da Fineco, dove per 13 anni ha ricoperto il ruolo di responsabile risparmio gestito e di coordinamento del team di analisi e selezione. In precedenza, sempre in Fineco, è stato responsabile sud Italia per lo sviluppo di prodotti del risparmio gestito per il segmento private. Pennino ha avuto anche un’esperienza diretta del mondo delle reti e della clientela finale, avendo iniziato la sua carriera come private banker, prima nell’allora Banca Commerciale Italiana e poi in Fineco, dove è approdato nel 2001.
Cosa faresti oggi se non fossi un fund selector e perché?
Farei di tutto per diventarlo, perché la continua ricerca delle migliori soluzioni, il confronto, la ricerca di nuove strategie e la possibilità di creare valore ti spinge sempre a migliorare e raggiungere nuovi obiettivi.