18 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un private banker/wealth manager e perchè?

Farei lo psicologo. È affascinante vedere i processi motivazionali della gente e la loro gestione dell’ansia e delle insicurezze.

Federico Carfagna
J.P. Morgan Private Bank

Quali sono i servizi che rendono una consulenza finanziaria davvero private?

La consulenza finanziaria private ha questo elemento di esclusività, molto legato all‘unicità della persona e del suo vissuto.

È inutile parlare di offerta tailor made, per poi proporre a chiunque lo stesso campionario di prodotti. La completa fiducia del cliente è il pilastro di questa professione: il cliente deve sentirsi in buone mani, rassicurato di aver fatto la scelta giusta nell’aver concesso fiducia all’istituzione e al professionista. Nella consulenza private solo un attento ascolto consente di cogliere e sintetizzare tutti i ruoli professionali e sociali del cliente, che è imprenditore e professionista, ma anche il centro di un sistema di relazioni personali e affettive. Poiché le esigenze di ciascuno sono inevitabilmente differenti, le risposte finanziarie difficilmente potranno essere sovrapponibili. Il banker dispone di una cassetta di strumenti, e spetta a lui predisporre la corretta combinazione di tali strumenti in relazione alle esigenze finanziarie da soddisfare.

Cosa chiedono i clienti in questi momenti di crisi economica e cosa proponete loro?

Il clima di incertezza originato dal contesto geopolitico attuale e dal conseguente impatto sull’economia e sui mercati può generare nelle persone un comprensibile disorientamento. I clienti chiedono di essere rassicurati e suggeriamo loro di non fare scelte affrettate. In queste fasi il ruolo del banker si sostanzia nello scongiurare l’adozione di scelte emotive avventate e nel ricondurre l’investitore a comportamenti coerenti con la strategia e gli obiettivi definiti nella fase della programmazione finanziaria. In dettaglio ricordiamo che gli investimenti vanno visti in un’ottica di medio periodo, proponiamo di riverificare i loro obiettivi, ridurre tatticamente i rischi e “riposizionare” il portafoglio su investimenti a medio termine (es. azioni di società solide “value” con cash flow positivi), diversificando per settori e geografia e obbligazioni investment grade, mantenere un profilo di liquidità più ampio da utilizzare in senso opportunistico, al variare delle aspettative di scenario, e ovviamente di evitare il fai da te ed affidarsi a professionisti esperti.

BIO

Federico Carfagna, è un executive director presso JP Morgan Private Bank a Milano. Carfagna è in JP Morgan dal 2012 dove svolge il ruolo di senior private banker per clientela ultra high net worth, assistendo alcune delle più importanti famiglie imprenditoriali italiane nella gestione del patrimonio per gli aspetti di investimento, pianificazione patrimoniale e societaria e soluzioni di credito. Dopo la laurea in scienze bancarie, finanziarie e assicurative presso l’Università Cattolica di Milano ha iniziato  la sua carriera nel settore finanziario nel team di M&A di presso una banca privata svizzera. Carfagna è appassionato di golf e risiede a Milano con la sua famiglia.

18 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un private banker/wealth manager e perchè?

Farei lo psicologo. È affascinante vedere i processi motivazionali della gente e la loro gestione dell’ansia e delle insicurezze.