Oltre 30 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un investitore istituzionale e perché?

Mi piacciono le sfide intellettuali e organizzative; in una sorta di vita alternativa vorrei essere un hacker etico per potermi confrontare con sistemi sofisticati e scoprirne vulnerabilità e limiti.

Luca Ruggeri
Fondo Gomma Plastica

Quali sono le asset class su cui state puntando ora che l’inflazione è al galoppo e tutte le banche centrali stanno alzando i tassi?

In questa fase di crescita dell’inflazione la nostra attenzione si rivolge in particolar modo ai private assets nei quali peraltro abbiamo già investito, specificatamente in private equity e private debt. Attualmente reputiamo assai interessanti le infrastrutture nelle loro varie declinazioni. Stiamo infatti selezionando nell’ambito del progetto Vesta, condiviso con altri quattro fondi pensione, un gestore per investimenti nelle infrastrutture che dovranno essere posizionate per almeno l’80% nell’Unione Europea, con una quota significativa di investimenti in Italia.

Come cambia il processo di analisi, selezione e monitoraggio tra gli investimenti nei mercati pubblici e quelli nei mercati privati? Avete implementato nuovi criteri?

Il processo di selezione per gli investimenti privati ricalca il processo di selezione previsto dall’autorità di vigilanza per i gestori finanziari in generale ma, all’interno di tale processo di valutazione, assume una particolare importanza l’analisi del portafoglio ipotizzato da ciascun soggetto che si candida quale gestore.

Come gestite la criticità derivante dal fatto che i diversi asset manager spesso adottano una definizione di “investimento sostenibile” personale e declinata in un ampio ventaglio di possibilità?

Il fondo ha approvato una propria politica di investimento nell’ambito della quale vengono specificati gli investimenti vietati e quelli da inserirsi in una apposita watch list. La politica di investimento del fondo è stata recepita nella convenzione stipulata con ciascun gestore di asset quotati, rendendola così vincolante per l’attività del gestore stesso. Questa scelta consente quindi al Fondo di superare le singole policy dei gestori e di poter dichiarare agli iscritti quale è la nostra politica in merito agli investimenti sostenibili.

BIO

Luca Ruggeri nasce a Verona nel 1964 e si laurea in economia presso l’università della sua città.

Inizia a lavorare per un istituto di credito speciale che successivamente entra a far parte del gruppo Unicredit. Per 27 anni nell’attività di bancario, segue tutte le fasi del processo creditizio. Nel frattempo consegue la laurea in scienze politiche all’università di Padova, in giurisprudenza all’università di Trento e quindi l’abilitazione per l’esercizio dell’attività forense.

Nel 2013 diventa consigliere di amministrazione del Fondo Pensioni Unicredit, uno dei maggiori fondi pensione preesistenti, ove era anche coordinatore della Commissione immobili e della Commissione controlli interni.

Nel 2016 lascia la banca e assume il ruolo di direttore generale e responsabile finanza di Foncer, fondo pensione negoziale del settore della ceramica e dei refrattari.

Dal 2020 passa a rivestire i medesimi ruoli presso il Fondo gomma plastica, fondo pensione negoziale del settore gomma, plastica e cavi.

Oltre 30 anni di esperienza

Cosa faresti oggi se non fossi un investitore istituzionale e perché?

Mi piacciono le sfide intellettuali e organizzative; in una sorta di vita alternativa vorrei essere un hacker etico per potermi confrontare con sistemi sofisticati e scoprirne vulnerabilità e limiti.