Sicuramente è banale dire che un vero private deve fornire soluzioni d’investimento che devono essere studiate personalmente, lo diciamo tutti da sempre. Ma metterlo in pratica significa ascoltare il cliente, estrapolare i suoi bisogni, spesso non esposti, riuscire a comprendere dai suoi racconti cosa chiede veramente, oltre alla performance pura, che è l’obiettivo di tutti, nessuno escluso. Neanche il cliente più professional è pronto a perdere, ma guidato con scelte personalizzate è capace di analizzare i risultati correlati al momento. Indispensabile conoscere il nucleo familiare, le loro attività, le abitudini, i progetti. Una volta impostata la strategia di medio-lungo periodo, fondamentale da far accettare, il vero lavoro private consiste nel suo continuo e attento monitoraggio. Trasparenza e fiducia sono le basi della mia attività, spiegazione, condivisione, partecipazione del cliente: solo così il servizio è veramente private.

Possiamo definire questo momento una crisi finanziaria straordinaria e questo deve essere recepito dal cliente fin da subito, quindi di un evento geopolitico che non ha una connessione diretta con i meccanismi economico-finanziari che tuttavia risentono delle conseguenze della situazione. Quindi si tratta di gestire l’emotività e il cliente in questi momenti chiede di capire quanto può sperare per il futuro. Se la strategia è stata correttamente condivisa per un periodo medio-lungo, il cliente è tranquillo. Se al cliente è chiaro da dove siamo partiti e perché si è giunti a questo punto, è sicuramente più sereno e proponiamo l’inserimento di prodotti che possano “coprire” il rischio.