
Cosa faresti oggi se non fossi un consulente finanziario e perché?
Considerando che è stato il mio primo vero lavoro, in quanto è sempre stata la professione che ho voluto fare fermamente, se non fossi diventato consulente finanziario molto probabilmente avrei lavorato sempre nell’ambito dell’attività commerciale per la mia predisposizione alla relazione con la clientela.
Cosa distingue un consulente da un semplice venditore?
A differenza del mero venditore, il consulente finanziario ascolta attivamente il suo cliente, è presente e con costanza garantisce una continua assistenza per accompagnarlo in un continuo percorso di educazione finanziaria, il che significa contenere l’entusiasmo nei momenti di euforia e rassicurarlo nei momenti più difficili del mercato.
Perché il mercato sta tornando a un modello di architettura chiusa?
Il mondo della consulenza finanziaria seria e professionale, almeno per quanto riguarda me e Copernico Sim, non è orientato a un modello di architettura chiusa e mai prenderà questa strada, a differenza del mondo bancario che ha sempre indirizzato la sua attività commerciale verso i propri prodotti di bandiera. Penso che solo la via dell’architettura aperta possa garantire al cliente il prodotto adatto alle proprie esigenze ed ai propri bisogni.
Con la Mifid2 i clienti devono ora evidenziare le proprie preferenze di sostenibilità. I tuoi clienti dove si stanno orientando?
Già da diversi anni l’importanza del concetto di sostenibilità nel campo degli investimenti finanziari si è fatta importante e la maggior parte dei miei clienti si sta orientando verso strumenti che seguono politiche sostenibili. La maggior sensibilità dei clienti verso questi temi ha portato Copernico Sim a percorrere questa strada, ed infatti ultimamente è stata premiata nella categoria sostenibilità, per l’attenzione alle tematiche Esg e alla divulgazione di approfondimenti in materia. Questo perché siamo convinti che il rischio climatico sia un rischio d‘investimento e che integrare considerazioni sul clima e sulla sostenibilità nei processi d‘investimento possa aiutare gli investitori a costruire portafogli più resilienti e ad ottenere migliori rendimenti a lungo termine, corretti per il rischio. Crediamo che la società sia prossima ad una transizione verso la sostenibilità. Le aziende, gli investitori e i governi devono prepararsi a una significativa riallocazione del capitale.
Maurizio Carelli, laureato in economia dei mercati e degli intermediari finanziari presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la principale ambizione di crescere professionalmente nel settore della finanza. Poco dopo la fine degli studi ha l’opportunità di conoscere e di condividere il progetto di Copernico Sim S.p.A., società all’interno della quale può lavorare come libero professionista nell’ambito della consulenza finanziaria, affiancato da altri professionisti di alto livello, in un ambiente totalmente privo di condizionamenti. Copernico Sim ha scelto di essere una realtà indipendente da qualsiasi gruppo bancario o assicurativo e libera da logiche di budget, realizzando così il vero senso della consulenza personalizzata.
Vive a Milano e ad oggi opera in tutta la Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna, senza però avere nessun limite territoriale.
Cosa faresti oggi se non fossi un consulente finanziario e perché?
Considerando che è stato il mio primo vero lavoro, in quanto è sempre stata la professione che ho voluto fare fermamente, se non fossi diventato consulente finanziario molto probabilmente avrei lavorato sempre nell’ambito dell’attività commerciale per la mia predisposizione alla relazione con la clientela.