
Cosa faresti oggi se non fossi un private banker/wealth manager e perchè?
Ho sempre avuto la passione per la finanza e l’ambizione di svolgere una professione stimolante e divertente. Credo che in alternativa oggi potrei essere nel mondo dello sport, dove motivazione e costanza portano al raggiungimento del risultato.
Quali sono i servizi che rendono una consulenza finanziaria davvero private?
Sono ovviamente quelli con il più alto livello di personalizzazione, che richiedono in primo luogo impegno e focalizzazione sul singolo cliente, in modo da comprenderne appieno le esigenze personali, familiari e aziendali, adottando un approccio olistico alla consulenza, di gran lunga il modello più evoluto.
Cosa chiedono i clienti in questi momenti di crisi economica e cosa proponete loro?
Oggi, ancora più di ieri, i clienti vogliono solidità, qualità, efficienza, coerenza e idee chiare. Fin dal mio approdo in Deutsche Bank 12 mesi fa, ho trovato una realtà che vuole davvero diventare leader nel wealth management, in Europa e in Italia. Per questo ho creduto molto nel progetto della Bank for Entrepreneurs, una piattaforma davvero unica sul mercato, perché permette ai clienti di ricevere il maggior numero di risposte concrete in tutti gli ambiti legati al patrimonio personale, familiare e aziendale.
In Deutsche Bank dal settembre 2021, operativo su Bologna con il ruolo di director – banker Hnwi nel team del private banking & wealth management della Bank for Entrepreneurs, Mauro Vai vanta una lunga esperienza nel settore bancario e della consulenza. Ha cominciato la propria carriera come global banker attivo nell’acquisizione, sviluppo e gestione della clientela privata presso Banca Mediolanum nel 1995, proseguendo poi - a partire dal 2008 - in Banca Aletti, dove ha arricchito le sue competenze di private banker, erogando servizi di wealth management, gestione di patrimoni, servizi fiduciari, real estate, trust e art advisory con focus sulle aree di Cremona e Crema. Nel 2014, è approdato nel private banking del gruppo Santander, rafforzando ulteriormente la sua esperienza per poi passare in Ubs, dove per 5 anni ha ricoperto il ruolo di wealth manager, sulle piazze di Brescia, Modena e infine Milano.
Cosa faresti oggi se non fossi un private banker/wealth manager e perchè?
Ho sempre avuto la passione per la finanza e l’ambizione di svolgere una professione stimolante e divertente. Credo che in alternativa oggi potrei essere nel mondo dello sport, dove motivazione e costanza portano al raggiungimento del risultato.