Cosa faresti oggi se non fossi un investitore istituzionale e perché?
Frequenterei a tempo pieno corsi di teatro, ballo e canto, nel tentativo di riuscire in almeno in uno dei tre!
Quali sono le asset class su cui state puntando ora che l’inflazione è al galoppo e tutte le banche centrali stanno alzando i tassi?
In un contesto di mercato caratterizzato da diffusa incertezza ed elevata volatilità abbiamo recentemente effettuato diversi “aggiustamenti” di portafoglio senza tuttavia andare ad intaccare l’asset mix dei comparti. In particolare è stata aumentata la quota di investimenti in mercati privati tramite l’introduzione di investimenti in infrastrutture e allungata la duration della parte fixed income. Stiamo valutando come eventualmente integrare gli investimenti nelle commodity (metalli) pur non avendo mandati multi-asset.
Come cambia il processo di analisi, selezione e monitoraggio tra gli investimenti nei mercati pubblici e quelli nei mercati privati? Avete implementato nuovi criteri?
Le direttrici sono comuni ai mercati pubblici e a quelli privati: ulteriore diversificazione negli investimenti, maggior peso delle considerazioni del risk management sia in fase di selezione sia di monitoraggio, ampliamento della proposta previdenziale a disposizione degli aderenti (per esempio introduzione del life cycle). Con l’aumento del peso degli investimenti nei mercati privati sarà dato un po’ più di spazio alla gestione passiva dei mandati.
Come gestite la criticità derivante dal fatto che i diversi asset manager spesso adottano una definizione di “investimento sostenibile” personale e declinata in un ampio ventaglio di possibilità?
Sul tema la scelta iniziale è stata quella di dotarsi di una politica di sostenibilità che considerasse i fattori Esg maggiormente condivisi a livello di best practice di mercato. Al fine da rendere maggiormente fruibile il confronto con le case di gestione procediamo a un attento monitoraggio avvalendoci di uno tra i provider maggiormente diffusi sul mercato. Sicuramente in futuro il ruolo rilevante che il tema sta assumendo contribuirà ad accelerare il processo di definizione di tali aspetti.
Laureata a Roma, specialistica in Finanza, indirizzo banche e intermediari finanziari, Ramona Libertucci, dopo una breve esperienza nel mondo della ricerca universitaria, nel 2014 si trasferisce a Londra dove lavora in una società di servizi finanziari nell’area amministrazione, finanza e controllo. A fine 2016 rientra in Italia, dapprima a Milano dove collaboraper qualche mese con il team Finanza di una multinazionale, per poi approdare nuovamente a Roma a maggio del 2017 quando inizia la sua esperienza nel mondo della previdenza complementare, in particolare nell’area finanza del fondo pensione Fopen dove dal 2020 ricopre il ruolo di responsabile della funzione Finanza.
Nel tempo libero pratico regolarmente il tennis come sport, mi piace andare a teatro, seguo molto la musica e quando posso mi piace sentirla live in concerto.
Cosa faresti oggi se non fossi un investitore istituzionale e perché?
Frequenterei a tempo pieno corsi di teatro, ballo e canto, nel tentativo di riuscire in almeno in uno dei tre!